E’ un viaggio sospeso tra realtà e mistero, tra incanto e sogno, quello compiuto da Franco Mateucci nel suo ultimo romanzo, lì profumo della neve (Newton & Compton). E il romanzo struggente e insieme sentimentale di un uomo ormai in pensione proiettato verso l’incontro con il mondo, verso l’origine di tutto, quel tutto dove il cuore parla, dove bene e male si sovrappongono. Un’occasione che va colta prima che sia troppo tardi. La storia racconta il pensiero di un uomo, dell’età matura, della ribellione verso gli schemi, il passaggio dell’essenza all’assenza. Il tutto condito dal profumo della neve, madre di tutti i profumi, che elimina i cattivi odori, i pensieri malvagi, le menzogne. E’ un inizio, un cambio, una pulizia, una rinascita per poi ripartire. Ugo, che ha imparato prima a sciare e poi a camminare, inforca i vecchi sci Derby Oro, emula la figura mitica della sua infanzia Zeno Colò, il più grande campione dì tutti i tempi, si fa rapire da piste innevare fino a ritrovarsi, mentre il buio prende di nero la neve e il cielo congela le ossa, con una ragazza russa, Svetlana, che si muove come una farfalla e che Ugo pensa di conoscere da sempre. Un giorno eccezionale dove tutto deve essere eccezionale. Ha solo una gran voglia di stanarsi, di ritrovare la gioventù. Una mattata ci vuole, poi tornerà a casa a pulire verdure, ad aiutare Laura, donna delicata, pudica, fragile nel mostrarsi, impaurita nei movimenti e che non ha mai voluto imparare a sciare. Dopo una notte nella quale c’è dell’agghiacciante e dopo uno strano viaggio, magico e insieme funesto, i Derby Oro lentamente si fermano, lo conducono in un luogo soprannaturale ad incontrare un personaggio mito del nostro tempo.
Il romanzo, classificato al terzo posto al Premio Strega di quest’anno, racconta il pensiero di un uomo, dell’età matura, della ribellione verso gli schemi, in sintesi il passaggio dell’essenza all’assenza. Tutto è addolcito dal profumo della neve, madre di tutti i profumi, che elimina i cattivi odori, i pensieri malvagi, le menzogne. Si tratterà di un inizio, un cambio, una pulizia, una rinascita per poi ripartire. E in effetti il protagonista, Ugo, partirà per un viaggio che si snoderà tra realtà e mistero, tra incanto e sogno, e che lo condurrà, con i vecchi sci Derby Oro, a confrontarsi con una figura leggendaria che lo riconduce all’infanzia, Zeno Colò, uno dei più grandi campioni di sci di tutti i tempi. Il viaggio, incantato e insieme fatale, terminerà in un luogo oggetto di culto da parte di pellegrini provenienti da tutto il mondo e dove lo attende un uomo, un personaggio, un mito del ventesimo secolo