Mettete in tavola la tradizione pasquale con la tipica pizza di Pasqua, dolce o salata che sia. In questo articolo vi illustrerò le due ricette tradizionali, così come mi sono state tramandate e pronte per essere infornate.
Tutti a tavola…La Pasqua è servita!
Festa amata, la Pasqua, passione e resurrezione del Signore, l’uscita dal buio.
Una volta le uova venivano messe da parte e benedette dal parroco, che veniva a portare l’acqua consacrata nelle case, la settimana prima di Pasqua, per la benedizione, che riguardava grandi, piccini e animali.
Oggi, anzi ieri era usanza, soprattutto nei piccoli centri, portare le uova in chiesa, a benedire, durante la Messa di Pasqua. La sera precedente la festa, le si faceva lessare per sette minuti circa e, una volta raffreddate, trovavano posto in un cestino con un tovagliolo bianco ricamato e richiuso unendo i quattro lati.
La palma benedetta, il ramoscello d’olivo, portato in casa la Domenica delle Palme, in segno di protezione, trovava spazio vicino alle immagini sacre.
Le campane, legate da mezzogiorno del giovedì santo fino a mezzogiorno del sabato, si scioglievano e cominciavano a suonare tutte insieme in un concerto, che risuonava festosamente e allietava con l’allegro scampanio. Era il risveglio dalla morte.
Ora ci aspetta una Pasqua nella pandemia, senza le Messe e le liturgie della Settimana santa, che ci invita a riflettere su una festa senza riti religiosi, con le chiese aperte, ma senza le cerimonie tradizionali.
Una Pasqua silenziosa per i credenti ma anche per chi non crede o non è praticante.
Niente sepolcri del Giovedì Santo, il rito della lavanda dei piedi annullato, nessuna preparazione alla festa della domenica. Tutto è rigoroso silenzio.
Una festività casalinga da dedicare agli affetti siano essi vicini o momentaneamente lontani.
Non rinunciamo alle nostre tradizioni, per cui tutti a tavola per la colazione più abbondante dell’anno!
Spazio a uova sode , pane, noci, formaggi, salumi, mandarini, vino rosso e vinsanto.
Ma soprattutto spazio alla pizza di Pasqua – dolce o salata che sia – la classica ricetta della colazione pasquale!
Ricetta della Pizza di Pasqua Salata o Torta al Formaggio
Chiamata Crescia nelle Marche o, in altre parti dell’Italia centrale, semplicemente Torta al formaggio, è una torta salata, lievitata con aggiunta di formaggio, pecorino e parmigiano, da mettere in tavola, a colazione, la mattina di Pasqua.
La torta al formaggio viene fatta lievitare e poi cuocere in forno in una pentola di coccio, in tempi antichi, ora di alluminio. La forma è quella del panettone, la pasta fuoriesce dalla pentola a formare la caratteristica cupola allargata.
Ingredienti
- 500 g di farina di grano tenero
- 5 uova
- 50 g di lievito di birra
- 1 bicchiere di latte
- 80 g di parmigiano reggiano
- 60 g di pecorino
- 3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
- 50 g di burro
- un pizzico di sale, pepe
- acqua
Procedimento
Setacciare la farina, fare la fontana, mettere al centro le uova, aggiungere il lievito di birra sciolto nel latte tiepido, unire parmigiano, pecorino, il burro fuso, sale e pepe, 1 cucchiaio d’olio e acqua sufficiente a ottenere, amalgamando gli ingredienti, un impasto soffice ed elastico.
Formare una palla e lasciar riposare l’impasto, coperto da un canovaccio bianco inumidito, per due ore.
Spargere sulla superficie della pentola l’olio restante e spolverare con la farina. Aggiungete il composto, spostarlo in forno, già riscaldato a 220°, e lasciar cuocere per ¾ d’ora.
Per chi volesse conoscere altre varianti di questa ricetta – tipicamente marchigiana – le trovate sul Libro del Pane.
Ricetta della Pizza di Pasqua dolce
La pizza di Pasqua è il dolce che chiude, insieme alla colomba, il pranzo di Pasqua, ma può essere presente anche nella colazione di Pasqua, in un’armonia di sapori, che unisce dolce e salato, salumi, formaggio e cioccolato.
Simile al panettone, appare a forma di fungo, con la superficie liscia, lucida e di colore marrone. Si sposa perfettamente con l’uovo di cioccolato.
La ricetta avrà in ogni famiglia la sua particolarità, una miscela di aromi, che si tramanda da anni, di generazione in generazione e la cui ricetta, potrai ritrovare tra le pieghe della memoria.
Ingredienti
- 500 g di farina
- 3 uova
- 30 g di lievito di birra
- 200 g di zucchero
- ½ bustina di vanillina
- noce moscata grattugiata
- ½ bicchiere di Sambuca, Mandarino o Strega
- 50 g di burro
- 200 g di acqua
- 200 g di latte
- 1 tazzina d’olio extravergine d’oliva
- buccia di ½ arancia grattugiata
- buccia di ½ limone grattugiata
Procedimento
Sciogliere, nell’acqua tiepida e in una capiente terrina, il lievito di birra. Aggiungere la farina e amalgamare fino a ottenere un impasto morbido.
Lasciarlo lievitare al caldo per circa un’ora e ½.
Sbattere le uova, aggiungere zucchero, spezie, aromi, burro, versare il latte tiepido e il liquore. Unire il tutto al precedente impasto. Lavorare energicamente aggiungendo ½ bicchiere d’olio extra vergine d’oliva.
Ungere una pentola alta e larga con il burro, spolverizzare con la farina.
Mettere l’impasto, coperto da un canovaccio, e far lievitare in luogo caldo fino a quando non avrà raddoppiato il volume.
Infornare e cuocere a 160 gradi per 1 ora e ½.
E per quanto riguarda il pranzo di Pasqua?
Il pranzo, nonostante la scorpacciata mattutina, sarà gustoso: tagliolini in brodo, bollito al quale è consigliato aggiungere, a parte, salsa verde realizzata pestando una manciata di prezzemolo, un pugno di capperi sotto aceto, uno spicchio d’aglio, un uovo sodo, pane lasciato ammorbidire nel latte e poi strizzato, sale, pepe e abbondante olio extravergine d’oliva.
Ci sarà sempre e comunque, qualcuno che vorrà aggiungere o i tortellini o un piatto di lasagne, con pasta fatta in casa, condita con ragù, besciamella, mozzarella a pezzetti, tanto parmigiano grattugiato spolverato sopra.
Al bollito si aggiunge l’arrosto. La carne sarà quella di tacchino, che può raggiungere un peso importante, o di agnello, tenero e grasso, una vera tortura per colesterolo e digestione. Soffermiamoci sulla differenza tra abbacchio e agnello: l’abbacchio è l’animale che ancora prende il latte dalla mamma pecora, mentre l’agnello è l’animale svezzato, vicino all’anno di età.
Per finire frutta e la Pizza di Pasqua, questa volta dolce, annaffiata con del buon vinsanto.
Buon appetito e auguri a tutti!