Giuseppe Marchetti Tricamo – 2006

Una una vita tra i libri

L’autore

Docente universitario, giornalista, scrittore. E’ responsabile di RaiEri, il settore editoriale della Rai. E’ direttore responsabile di tre importanti testate: Nuova Rivista Musicale Italiana, storico e prestigioso periodico specializzato di Nuova Civiltà delle Macchine, trimestrale di cultura scientifica e di cultura umanistica e di Leggere tutti, mensile del libro e della letteratura. Ha maturato le sue esperienze presso testate giornalistiche quotidiane, settimanali, mensili e altre aziende editoriali.
Ha fatto parte di gruppi di progetto di importanti riviste. Ha lanciato sul mercato le prime pubblicazioni multimediali Cinema!, e Film! E poi King e Moda. Attualmente è docente di Economia e organizzazione delle imprese editoriali, presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma.
Inoltre ha pubblicato, fra l’altro, con Mondadori i libri: Fratelli d’Italia, la vera storia dell’inno di Mameli, Il tricolore degli Italiani. Storia avventurosa della nostra bandiera e Viva l’Italia, viva la Repubblica.

Il libro

La fabbrica delle emozioni.
Così si fa l’editore in Italia

di Giuseppe Marchetti Tricamo e Tarquino Maiorino
“Scienze della Comunicazione” Collana diretta da Mario Morcellini
Editore Franco Angeli Euro 21,00

L’avvincente romanzo della storia del libro dalle origini pionieristiche all’invenzione dei caratteri tipografici mobili di Gutenberg, fino a giungere all’instant book, al libro su domanda, all’editoria elettronica di oggi. Una carrellata storica di mutamenti avvenuti nel corso dei secoli di vicende alterne che hanno radicalmente modificato il rapporto con il libro. Un viaggio sempre coinvolgente. Curioso, ma anche ricco di aneddoti, ricordi di fondatori, veri e propri “capitani della nave” al vertice di molte case editrici. Racconti di dinastie con vicende umane e professionali altalenanti, che si sono portate dietro scelte, decisioni e impronte lasciate in secoli di storia letteraria che si è intrecciata con il mutare di situazioni economiche di transizione non sempre favorevoli. Giro d’orizzonte nei palazzi grandi e piccoli che ospitano l’industria del libro in Italia, dalle grandi case editrici alle più piccole tra le quali annoveriamo la nostra RaiEri, con il suo staff di 14 addetti e della quale Giuseppe Marchetti Tricamo è da anni responsabile, e la Sellerio, con i suoi undici dipendenti, diretta dalla “signora di Palermo”. Elvira Sellerio che ricordiamo nel consiglio di amministrazione Rai. nel 1993.
Le sinergie possibili, formazione di consorzi, in particolare per quanto riguarda il vitale settore della distribuzione, l’aggiunta di date, cifre, statistiche, consigli e suggerimenti per i nuovi talenti in cerca di pubblicazione, previsioni e tutte le “dritte” sulle cose da fare e su quelle da evitare. Tutto questo ed anche di più in un libro da leggere accompagnato dalla scorrevolezza insieme a stati d’animo, umori, nostalgie.
Assistiamo ad un passaggio epocale. Il libro stampato sta per lasciare il posto al libro computerizzato? C’è da augurarsi che ciò avvenga solo in relazione alla facile archiviabilità ed alla semplice consultazione. E come dice Flaubert: “…Amava un libro perché era un libro; amava il suo odore, la sua forma”…

L’intervista

Ci racconta la storia dell’editoria in Rai?

Il 18 gennaio 1925, dopo pochi mesi dall’inizio delle trasmissioni da parte dell’Unione Radiofonica Italiana – URI – nasce Radio Orario, il primo settimanale in Italia a presentare e parlare di programmi della radio. Era il “babbo” di quella rivista divenuta poi con l’EIAR il Radiocorriere. Negli anni l’attenzione verso le pubblicazioni cresceva e il 15 settembre 1949, per poter proseguire organicamente nell’attività editoriale, nasceva la Eri Edizioni Radio Italiana. La sua produzione culturale – per citare un esempio “Classe unica”, “La spiga/teatro”, “Letteratura e civiltà” – e i suoi autori – Carlo Emilio Gadda, Natalino Sapegno, Bruno Migliorini, Giovanni Macchia, Francesco Carnelutti, Emilio Cecchi, Orio Vergani, Federico Caffè, Giorgio Petrocchi, Maria Bellonci – sono ormai consegnati alle bibliografie dei testi e delle ricerche universitarie e alla storia del rapporto tra i grandi mezzi dei comunicazione di massa. Tra le pubblicazioni della ERI da citare L’Approdo, rivista che ospitò contributi di personaggi del calibro di Riccardo Bacchelli, Giuseppe Ungaretti, Anna Banti, Eugenio Montale, Albert Camus, Giorgio Caproni, Vasco Pratolini, Umberto Saba, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Gianfranco Contini, Roberto Longhi, Mario Luzi, Andrea Zanzotto. La particolarità dell’Approdo consisteva nella sua multimedialità (pubblicazione, radio e poi televisione).

Come si è recentemente riorganizzata la ERI?

La ERI è stata (con il nome di Nuova ERI) una società autonoma fino al 1995. In seguito, con la cessione dei mensili Moda e King e la sospensione del TV Radiocorriere (che ha ripreso da qualche anno le pubblicazioni dopo l’affitto della testata ad altro editore), la produzione dei libri e dei periodici di grande prestigio culturale – Nuova Rivista Musicale Italiana e Nuova Civiltà delle macchine è stata trasferita nella capogruppo Rai.

Qual è la linea dell’editoria Rai?

E’ ripresa con un’azione coerente con le scelte di programmazione televisiva e radiofonica, dando un’identità precisa alla produzione libraria e riaffermando con successo il marchio Rai-Eri nel mondo culturale e dell’editoria. Quali gli obiettivi e la filosofia editoriale? L’obiettivo dell’editoria Rai è quello di conseguire un’integrazione sempre più stretta tra ciò che si vede, si ascolta e passa, e ciò che si legge e si conserva. Il settore rappresenta anche un’opportunità di valorizzazione dell’immagine aziendale, di sostegno promozionale per la programmazione Rai, di approfondimento e di supporto alle finalità di un moderno servizio pubblico radiotelevisivo. E questo anche con l’obiettivo di portare in libreria chi è appassionato di un programma Rai. Un continuo accavallarsi di notizie lascia scoperto un terreno: quello della loro comprensione profonda, della loro valutazione, della loro metabolizzazione da parte del pubblico. Con il libro diamo un momento di riflessione, di analisi non effimera, uno strumento duttile per consentire a chiunque di capire ciò che gli accade intorno. Lo spettatore trasferisce la sua attenzione al libro come momento di riflessione, di analisi, di approfondimento.

Quali sono i generi preferiti dai lettori?

I lettori hanno mostrato un notevole interesse per la fiction, gli sceneggiati e la soap opera che diventano romanzi, e per i reportage d’autore, da Sergio Zavoli ad Alberto Moravia, da Enzo Biagi a Goffredo Parise, da Arrigo Levi a Giorgio Bocca, a Piero Angela, fino all’ultimo di Antonio Caprarica, solo per citarne alcuni a caso.

Quali i titoli che hanno dato maggiori soddisfazioni commerciali negli ultimi anni?

Libri della collana “Zapping” e i bestseller di Bruno Vespa che superano, ad ogni uscita, le 300 mila copie. Stessa cifra per i volumi della serie “La prova del cuoco” di Antonella Clerici, mentre “La farmacia e la dispensa del buon Dio” di Giuseppe Bigazzi e Ciro Vestita ha raggiunto le 100 mila copie. Buono il successo per “Doreciakgulp” di Vincenzo Mollica e per i libri tra
tti dalle “Falde del Kilimangiaro” di Licia Colò. Grande soddisfazione anche nel segmento ragazzi per i libri e i video ispirati alla “Melevisione” e al “Fantabosco”. Un catalogo ricco quello degli ultimi anni. Sì, oggi conta ben 28 collane tra produzione diretta e coedizioni. Vorrei qui ricordare “Zapping”, una collana ispirata ai programmi della Rai più popolari, “Libri & Video”, i video originali di programmi che hanno suscitato particolare interesse negli spettatori o “Musica e musicisti”, dedicata ai generi e ai protagonisti della scena musicale di oggi e di ieri. “Comunicazione”, “Dizionari” e “Zone” sono, invece, le collane più didattiche-scientifiche con un occhio alla formazione e al mondo accademico. Un vero connubio tra libro e tv.

Abbiamo da poco festeggiato i cinquant’anni della televisione e gli ottant’anni della radio. Con quali iniziative editoriali?

“RicordeRai” di Barbara Scaramucci e Claudio Ferretti è il libro che più ci rappresenta. E’ un album-documentario che, attraverso testi ed immagini non in movìmento, racconta ottanta anni di programmazione radiofonica e cinquanta di programmazione televisiva della Rai. Abbiamo celebrato “Lascia o raddoppia” e Mike Bongiomo con il libro e dvd “La vita è tutta un quiz”, anche questo di Scaramucci e Ferretti.
Per la radio è stata varata una collana dal titolo “La grande radio su cd” che si va ad aggiungere a “Centominuti”, dedicata alla grande radio da leggere.

Quali sono i settori Rai con i quali collaborate?

La collaborazione è ottima con le varie direzioni aziendali. Molti titoli derivano dalle Reti televisive con successi acclarati e dalla Radiofonia per il recupero e la valorizzazione dell’Audioteca Rai, da Rai Educational con il “DOP Dizionario di ortografia e di pronunzia” e dalla Direzione delle Teche Rai che ha svolto un lavoro prezioso riordinando e catalogando materiale di grande interesse per il nostro successo. Significativa anche la collaborazione con le sedi regionali.

Qualcosa sulle coedizioni…

Si tratta di un mercato in pieno sviluppo che sta fornendo annualmente dati sempre più significativi sul piano delle vendite e del gradimento del pubblico. Le potenzialità dì questo segmento di attività sono amplissime e sollecitano adesioni. Le coedizioni sfruttano la specificità dei partner che garantiscono una più ampia diffusione. In genere prevedono una ripartizione degli impegni. Abbiamo stipulato alleanze con Mondadori, Rcs Libri, Sperling & Kupfer, Marsilio, Piemme, Agra, Limita, Bompiani, Fazi, Ponte alle Grazie solo per citarne alcune.

Come si colloca RaiEri nel panorama dell’editoria In Italia e nel mondo?

Rai-Eri ha grande visibilità ed è leader di immagine. Si deve alla nostra casa editrice la creazione di nuovi autori e di nuovi prodotti che hanno richiamato l’attenzione del pubblico e degli operatori del settore. Per questo Eri è stata premiata qualche anno fa con il Premio Cenacolo per l’innovazìone nell’editoria.

Quali i progetti in cantiere?

Un grande progetto riguarda “La storia siamo noi” di Rai Educational e poi ci prepariamo a ricordare i 50 anni del “Musichiere” e a raccontare le vicende del servizio pubblico radiotelevisivo in Alto Adige con il libro di grande formato “Rai Bolzano” e ancora ‘Come si documenta la TV”, “Giovanin Paolo II “, “Budapest”, “Il Belgio degli italiani” sugli anni duri e talvolta drammatici dell’emigrazione di milioni di connazionali e l’intervista a Sergio Zavoli sul futuro della televisione.

I prodotti di Rai-Eri da chi sono distribuiti?

Mondadori garantisce visibilità e presenza sull’intero territorio nazionale. Per le edicole utilizziamo Sodip e per le vendite dirette Licosa. Se qualcuno non trova i nostri libri può consultare online all’indirizzo www.eri.rai.it e richiederli scrivendo a raieri@rai.it.

Quanto leggono gli italiani?

L’italia è un paese dove si legge poco, soltanto il 50% della popolazione: tuttavia si è assìstìto ad una proliferazione di comportamenti di consumo e di acquisto, cui si è accompagnata un’articolazione dei canali di vendita e un atteggiamento più attivo e consapevole (una recente indagine Mondadori indìca un incremento del 7/8°/i) che fanno ben sperare in un rinnovato interesse nei confronti del libro. Un contributo alla promozione della lettura lo vuoI dare “Leggere tutti”, la rivista distribuita gratuitamente in ben 150.000 copie in libreria.

Appuntamenti importanti nel corso dell’anno per RaiEri?

La Fiera del Libro di Torino è senza dubbio la maggiore manifestazione del settore che abbiamo in Italia. Abbiamo stabilito con lo spazio espositivo torinese un rapporto preferenziale con un programma di presentazioni sempre più articolato e ricco di incontri ed eventi speciali, che richiamano un pubblico numeroso e attento, E inoltre i nostri autori partecipano a numerosi eventi e reading, da Cortina a Posìtano, da Mantova a Maratea.

Con uno staff di 14 persone e alcuni collaboratori, in un appartamento che sa di nuovo in un palazzo d’epoca di fronte al palazzo di vetro dl viale Mazzini, quanti libri vedono la luce in un anno?

Circa una cinquantina di nuovi titoli e una ventina di ristampe. Alcuni libri sono accompagnati da CD, DVD, CDRom.

Direttore di una casa editrice, di riviste, docente, scrittore… ma c’è un po’ di tempo per la vita privata?

C’è tempo, certamente non moltissimo: per leggere ancora, un cinema, un teatro, una camminata, per un po’ di vita privata e vorrei tomare ad aggiungere una nuotata e qualche viaggio.