di Piero Gaffuri | Editore Marsilio
“Sei l’unico di cui possa fidarmi”. Con queste parole Angelo, amico della giovinezza, ritorna da Pierre per invitarlo a ritrovare un tesoro sommerso che sembra aspettarli.
I due amici si uniscono di nuovo nell’amore per il mare e l’avventura. Pierre si stacca per un mese dalla famiglia e dal lavoro, si concede una pausa di riflessione, Angelo abbandona l’insegnamento e con barca e provviste salpano verso la loro isola, diventata parco marino e zona protetta. Ricercano un piccolo mercantile affondato da un sommergibile durante la seconda guerra mondiale e che custodisce una cassaforte con oggetti preziosi.
In quella che i due amici considerano un’isola disabitata, si troveranno faccia a faccia e dovranno imparare a convivere con il guardiano del faro e con uno strano personaggio che dice di essere Cechov e che è scappato dalle falsità della città per raggiungere un mondo vero.
Prima guardinghi poi sempre più attratti da due particolari persone, i due amici affronteranno, insieme alle profondità del mare, anche le profondità dell’animo umano rintracciando segnali e avvertimenti laddove spesso cercando una cosa se ne trova un’altra. E dove la vita non è un percorso in linea retta, è un labirinto: deviazioni, intersezioni, interruzioni, vuoti… devi vagare per riuscire a trovare la via giusta, per trovare l’uscita.
Il ritrovamento del tesoro dovrà passare attraverso un uomo, solo su un’isola, alla ricerca del passato e della propria memoria, un uomo alto, allampanato, avvolto in un pastrano e le cui apparizioni sono accompagnate dalle note del Don Giovanni di Mozart.
Un libro da leggere e da gustare tutto d’un fiato dove mistero ed avventura si intrecciano alle vicende umane dei personaggi. Dove bisogna accettare non solo le sfide del mare, ma anche la sfida con se stessi alla ricerca di ricchezze che allontanino per un po’ dalla razionalità e dalla concretezza per avvicinarsi sempre più alla consapevolezza di sé e della propria anima.