Di Patrizia Querini e Franco Lubrani
Franco Angeli Editore
Euro 22,50
Franco Lubrani, laureato in filosofia e scienze politiche, ha svolto attività trentennale in Rai come dirigente. Attualmente collabora con l’Istituto permanente di cultura dell’Associazione Genti e paesi. Un testo che già dalle prime pagine da la dimensione della percezione profonda del racconto.
I ringraziamenti vanno ai veri protagonisti del testo: le persone che soffrono e amano, quelle che leggono, studiano e perseguono costantemente, nella ricerca e nel vivere quotidiano, il senso personale della propria esistenza. In particolare nella pratica clinica, una lettura della propria realtà esperenziale ed emotiva in chiave ironica e umoristica danno la possibilità di maggior ricettività e di maggiori possibilità di cambiamento. E’ la capacità di saper ridere di sé e dei propri drammi, in modo ironico, che aiuta l’individuo a superare la propria angoscia. Il messaggio che viene dagli autori è, usando le parole di Erminio Gius, che per “entrare dentro di sé”, nella propria essenza più autentica, è necessario passare attraverso la capacità di “rompere” con gli schemi soliti, rassicuranti dello stereotipo sociale e personale attraverso la cui lente deformante si guarda la propria immagine”. Partendo da Platone per arrivare ai giorni nostri, il testo propone una carrellata su tutte le principali teorie formulate sulla natura e sulla eziologia del riso, passando per Molière, Freud, Pirandello, Ariosto, Manzoni, Eduardo de Filippo e tanti altri. La novità consiste nel proporre la relazione tra l’approccio filosofico e letterario inserito nella prospettiva clinica, accompagnata da una lettura scorrevole e gradevole in cui comicità e creatività sono strettamente connesse e dove la verità appare con più facce, ci si lascia attraversare da nuove ottiche, imparando a non darsi un’unica risposta ma a porsi interrogativi, mettersi in questione, dubitare, come strumento per accedere alla conoscenza di sé.