Il mestiere più bello del mondo
A quali mestieri si può accedere frequentando corsi di scrittura creativa dedicati
- Scrittore
- Giornalista
- Redattore capo
- Copywriter
- Webwriter
- Editor, Correttore di bozze
- Sceneggiatore
- Addetto stampa
- Pubblicitario
Scrittore
Scrivere, una passione, da assecondare, un atto creativo da programmare, i ferri del mestiere da apprendere, individuando tecniche, fasi, la struttura del raccontare, le regole che contraddistinguono il mestiere più bello del mondo.
E’ un mestiere e come tale si può imparare, si può migliorare. Ci vuole umiltà, portare avanti un percorso che tenda a fare del proprio cammino il proprio lavoro.
Programmare la preparazione, frequentare scuole, università, master e corsi dove imparare a scrivere, per fare della scrittura l’attività principale per giungere a una professione che affascina.
Scrittura creativa. Scrivere per formare un pensiero e lasciarlo decantare, nero su bianco, fuori da noi. Trovare le parole adatte, dare loro una forma compiuta, convincente ed esplicita, corretta e fluente.
Esprimere un sentimento e farne un racconto, dialogando con la memoria. Scrivere per ricordare e guarire, fare terapia di sé, per dimenticare torti e violenze, per riappacificarsi con il mondo che abbiamo intorno a noi. Scrivere per liberare l’anima. E poi rileggerla.
Dare forma e sintassi al proprio talento nascosto, o soltanto sopito, nelle pieghe di una quotidiana solitudine o di una inespressa passione.
Giornalista
E’ giornalista chi svolge un’attività professionale, continuativa ed esclusiva, legata all’informazione e alle dipendenze di aziende che svolgono funzioni giornalistiche. La mansione ha come fine la pubblicazione e la diffusione delle notizie, che vanno individuate, esaminate, raccontate. Il lavoro del giornalista si sintetizza in articoli, inchieste o reportage, da destinare a testate giornalistiche, che possono essere quotidiani o periodici. I destinatari sono da individuare sui mezzi di comunicazione, la carta stampata, radio, tv e, più recentemente, su internet.
La stampa ha avuto, grazie a Johann Gutemberg, una svolta epocale dovuta all’abbassamento dei costi, a seguito dell’uso di caratteri mobili, allargando la fruibilità del libro.
Bisogna arrivare al XX secolo per giungere alla libertà di stampa e alla definizione del giornalismo come Quarto potere, dopo il potere legislativo, esecutivo e giudiziario.
Le attività che completano il giornalismo, televisivo e radiofonico, sono da rintracciare tra fotoreporter, teleoperatore, tecnico del suono e montatore.
La regola delle 5 W risale a San Tommaso d’Aquino e riguarda la tecnica per scrivere articoli, dona spunti a favore del giornalista o dello scrittore, ma anche del lettore.
- Who? – Chi?
- What? – Che cosa?
- When? – Quando?
- Where? – Dove?
- Why? – Perché?
Chi, che cosa, quando, dove, perché sono considerati alla stregua di un promemoria che attira l’attenzione attraverso la sintesi dei fatti.
Aiutano a raccogliere le idee, a non dimenticare informazioni importanti, ma anche a donare la sintesi del racconto, mettendo in campo uno stile conciso e sostanziale, che ricorda il “lancio di agenzia”.
Può essere una breve sinossi intorno alla quale iniziare a lavorare integrando con altre notizie, circostanze, particolari. Ai corsi di scrittura spesso i docenti insegnano ai propri studenti di tener conto delle 5 W.
Per diventare Giornalista professionista occorre svolgere 18 mesi di praticantato in una redazione giornalistica, seguire un corso di preparazione organizzato dal Consiglio Nazionale dei Giornalisti o dai Consigli Regionali dell’Ordine oppure aver frequentato una scuola di giornalismo, della durata di due anni, con frequenza obbligatoria e riconosciuta dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, e, infine, aver superato l’esame di stato per l’accesso alla professione.
Il pubblicista è colui che svolge attività retribuita non occasionale, per 24 mesi presso una o più testate che risultino registrate regolarmente e il cui direttore sia un giornalista iscritto all’Albo dei Giornalisti professionisti.
Redattore capo
E’ il giornalista che coordina l’attività dei redattori collaborando attivamente il direttore responsabile. Con attenzione, sollecitudine e sensibilità fa da tramite tra i capiservizio e il direttore.
Figura apprezzabile ha dalla sua preparazione ed esperienza di anni, per muoversi anche in corrispondenza della linea editoriale del giornale, Deve agire in conformità senza creare difficoltà o peggio ancora entrare in conflitto con l’editore, rispettando le sue convinzioni, e non tradendo la deontologia professionale. Deve, inoltre, possedere un ascendente particolare verso gli altri esponenti la redazione.
Copywriter
Il copywriter è colui che lavora all’interno di un’agenzia pubblicitaria, è specializzato nell’ideazione e scrittura dei contenuti della comunicazione. Scrive i contenuti della pubblicità per annunci stampa, affissioni, radio e telecomunicati. In sintesi fa della scrittura la sua professione. I suoi testi devono risultare persuasivi con frasi chiare e comprensibili. Deve, quindi, possedere il dono della sintesi. Il suo linguaggio deve essere facilmente catturato dai motori di ricerca, quindi deve essere di qualità, interessante, ma soprattutto utile.
Il termine è nato nel XIX secolo nelle redazioni che vedevano occupato chi si interessava alla scrittura degli annunci. Il termine si è ampliato a seguito della espansione dei mass media e quindi della pubblicità in particolar e nelle agenzie di pubblicità.
E’ consigliabile, a chi voglia cimentarsi in questo campo, di seguire un corso per copywriter destinato a competenze in Digital Marketing, Social Media Marketing e SEO coprywriting per ottenere maggiori occasioni di lavoro. A questo si aggiungono qualità personali come saper ascoltare i clienti, desiderio di documentarsi, sviluppo della creatività.
Webwriter
E’ il professionista che si occupa di scrivere testi destinati all’online. E’ richiesta una formazione umanistica, capacità di sintesi, conoscenza di una lingua, soprattutto l’inglese, conoscenza dei motori di ricerca e dei linguaggi della rete
Oltre a scrivere conosce più linguaggi: grafica, immagini, sonoro.
Editor, Correttore di bozze.
E’ quella figura professionale che lavora sui testi dei libri per renderli adeguati alla pubblicazione. Si inserisce tra l’autore e la casa editrice, deve conoscere perfettamente la lingua italiana, avere occhio per gli errori, ma anche incongruenze nella scrittura. Il suo è un compito di controllo sulle bozze prima di inviarle in tipografia per la stampa.
L’editor deve mettersi dalla parte del lettore e fare in modo che non perda il filo del discorso e che un testo diventi un buon testo. Per questo scopo controlla il lavoro dello scrittore, ma anche dei grafici, fotografi, redattori.
Correttore di bozze. E’ colui che corregge le bozze dal punto di vista tipografico e si concentra, in genere, sulle norme redazionali della casa editrice.
Redattore editoriale. E’ chi controlla la correttezza e uniformità redazionale, ma con un’attenzione particolare alla fluidità di un testo.
Sceneggiatore
E’ quel professionista capace di scrivere una sceneggiatura, in genere di un film. Può scriverla da solo oppure collaborando con altri sceneggiatori. In America lo sceneggiatore è scelto dal produttore, in Europa dal regista. Tipico del cinema italiano è l’affidamento della sceneggiatura allo sceneggiatore-regista.
Lo sceneggiatore o la sceneggiatrice deve conoscere più linguaggi: letterario, che rivela grande capacità di scrittura, cinematografico per raccontare in immagini, suggerire scelte registiche e di montaggio, deve, inoltre, essere padrone della drammaturgia.
Addetto stampa. E’ il professionista che si occupa dei rapporti con la stampa e i mass media ed è figura di spicco di un Ufficio stampa. Promuove l’immagine di un’azienda, un prodotto, una persona rivolgendosi a televisione, radio, stampa siti web e social network. Scrive comunicati stampa, diffonde le notizie e i comunicati trasmettendo un’immagine positiva, mantiene rapporti con giornalisti e con i mezzi di comunicazione, compila la rassegna stampa.
Realizza interviste e servizi giornalistici, organizza conferenze stampa. Deve risultare credibile e autorevole.
Pubblicitario
Al pubblicitario è richiesta creatività e buona scrittura; deve essere convincente; conoscere i mezzi di comunicazione di massa e sapere le lingue, in particolare la lingua inglese; è capace di lavorare sotto pressione e in tempi veloci; deve, inoltre, avere capacità organizzative e capacità di lavorare in gruppo.
Il pubblicitario si occupa di espandere le strategie e la programmazione di campagne pubblicitarie. Si tratta di analizzare, ideare e organizzare operazioni legate alla comunicazione e immagine, della ricerca e implementazione di un marchio/logo, di una sigla, lancio e promozione di un prodotto. Saranno di aiuto i mezzi di comunicazione informatici e telematici.
Numerosi sono i corsi per accedere alla professione.
Principali ruoli all’interno di un’Agenzia di pubblicità:
Account manager. Responsabile della gestione economica della campagna pubblicitaria.
Account Executive, responsabile coordinamento del lavoro creativo e organizzativo
Media planner, Seleziona i mezzi di produzione e acquisto degli spazi pubblicitari in relazione ai tempi di svolgimento della campagna.
Direttore Marketing Strategico. Guida del gruppo incaricato delle operazioni per lo sviluppo di un prodotto sul mercato.
Strategic Planner. Sviluppa le analisi ‘situazionali’ per le campagne pubblicitarie.
Media Planner. Ha il compito di pianificare la distribuzione degli investimenti sui vari mezzi di comunicazione.
Responsabile customer. E’ chi si occupa di gestire e coordinare tutto il back office.
Art Director e il Copywriter. Danno stile alle campagne pubblicitarie lavorando su immagini e contenuti
Content Creator. Attività decisionale in merito a grafica, immagini e contenuti affinché rendano accattivante la pubblicità.
In pubblicità sono diversi i campi attraverso i quali raggiungere i propri obiettivi: televisione, radio, cinema, internet, e stampa. Non ultimo fa ricorso a ricerche di mercato, vendite promozionali e direct marketing. L’esperienza e le conoscenze giocheranno un ruolo fondamentale. Dopo la laurea, il suggerimento è quello della frequenza di stage per avvicinarsi a persone del settore, e ad aziende che si occupano di public relations e di marketing, in relazione a campagne di ricerca. Inoltre, deve raccogliere informazioni sul mercato e sul prodotto da promuovere.