Alla ricerca degli ultimi testimoni della tragica Campagna di Russia
di Pino Scaccia
Rai Eri – Euro 12
l’autore
PINO SCACCIA (Giuseppe Scaccianoce) Nato a Roma il 17 maggio 1946. Giornalista professionista dal 1974. Alla Rai dal 10 dicembre 1979 (sede di Ancona). Trasferito al Tg1 nel giugno 1987. Inviato speciale dal 1988. Redattore capo dal 2008. In pensione da maggio 2011
Il libro
“Una guerra che non capivo in un Paese che non conoscevo”. Sono le parole di uno dei tanti testimoni che affollano il libro di Pino Scaccia, un libro che ripercorre, a settant’anni di distanza, gli episodi drammatici della sventurata Campagna di Russia. Pino Scaccia è ritornato per la terza volta nei luoghi teatro dello scempio alla ricerca del nostro esercito perduto, alla ricerca di testimonianze, di fosse comuni sparse in un territorio smisurato, quello della Valle del Don. Una ricerca che coinvolge i soldati italiani dispersi nell’inverno russo del 1942 durante la seconda guerra mondiale. Pochissimi si salvarono. Molti testimoni ancora vivi sono stati raggiunti, è stato possibile, grazie ai ricordi e ai loro racconti, ricostruire brandelli di vita che gettano luce su una delle tragedie più drammatiche della nostra storia recente legata alla tragica ritirata dei nostri soldati. In totale furono spediti 229.000 soldati italiani dei quali circa la metà andarono dispersi. Oggi si contano 80.000 famiglie che ancora brancolano nel buio alla ricerca di notizie sui propri cari scomparsi in Russia. Gli italiani erano molto amati, gentili e generosi, soldati onesti alle prese con una guerra pulita. Il desiderio di Pino Scaccia è il tentativo di dare una risposta a chi ancora cerca i dispersi, “per dare un senso a un dolore privato e per un forte bisogno di verità”.