Che cos'è la Scrittura Creativa?
Che cosa si intende per scrittura creativa?
La scrittura creativa è quella scrittura che si prefigge l’obiettivo di raccontare storie e per storie intendiamo non solo romanzi, racconti, novelle favole e fiabe ma anche canzoni, soggetti per il teatro ed il cinema, spot pubblicitari, plot di videogiochi ecc.
La disciplina non si occupa solamente di tecniche narrative ma anche di quel “modus operandi” che indirizzerà lo scrittore a individuare dentro di sé quella parte talentuosa indispensabile alla realizzazione di un’opera letteraria.
Lo scrittore, in questo modo, coinvolgerà nella scrittura il suo mondo interiore, andando alla scoperta dell’essere; partendo da un’Idea, sviluppandola, e facendola diventare Storia.
I punti principali sui quali soffermarsi quando si scrive una storia
- L’organizzazione del lavoro
- Lo stile
- La trama
- I personaggi – primari e secondari
- L’ambiente
- L’intreccio
- Il ritmo
- Il dialogo, la sceneggiatura
- I conflitti, la tensione narrativa
- Il colpo di scena
- L’insieme della storia
Gli obbiettivi di un corso di scrittura creativa
- Apprendimento delle principali tecniche narrative
- Saper leggere un testo in modo cosciente e critico
- Ricerca del proprio stile di scrittura
- Perfezionamento dello stile di scrittura
- Miglioramento autocoscienza e autoconsapevolezza
- Uso della scrittura come terapia di sé
- Confronto con altri scrittori
- Stesura di un/a sceneggiatura/racconto/ romanzo/ libro di memorie
A quali mestieri si può accedere frequentando corsi di scrittura creativa?
- Scrittore
- Giornalista
- Redattore
- Copywriter
- Editor
- Correttore di bozze
- Sceneggiatore
- Webwriter
- Traduttore
- Addetto stampa
- Pubblicitario
Corsi di scrittura in America, Europa e Italia
Le prime scuole in Nord America
Il concetto di scrittura creativa nasce negli Stati Uniti di fine Ottocento.
L’attenzione si rivolge, in un primo momento, verso l’educazione, in continuo cambiamento, e le trasformazioni vengono poste all’attenzione di educatori che accolgono con interesse l’idea, che coinvolgerà, in particolare, autori vogliosi di cimentarsi nello studio della scrittura.
Un grande pedagogista, John Dewey, gravita intorno all’insegnamento, lavora sull’evoluzione continua e la trasformazione, lungo un cammino che dura una vita e che si basa sull’esercizio pratico.
Un andamento ininterrotto, che appassionerà molti scrittori in erba i quali, presi dal “sacro fuoco” della letteratura, non l’abbandoneranno più.
All’inizio del XX Secolo le università americane metteranno in piedi numerosi corsi di scrittura creativa, che saranno palestre per diversi scrittori famosi.
Nomi importanti vengono alla luce in questo periodo: Philip Roth, Saul Bellow, Jack Kerouac, Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, Raymond Carver, John Irving, solo per citarne alcuni.
A loro si affiancheranno altri poeti e scrittori, la cui notorietà si allargherà finoa raggiungere un successo planetario.
Molti hanno iniziato partendo dalla frequentazione di corsi e master di scrittura creativa, corsi che hanno trovato sempre più spazio all’interno delle università.
Mi soffermo sul celebre Raymond Carver e sul suo manuale Il mestiere di scrivere, in cui l’autore riporta esercizi e lezioni e dove troviamo una raccolta di brevi saggi di letteratura e sulla sua attività di insegnante.
Una vita complicata la sua, sempre a fare i conti con lavori precari, entrate insufficienti, figli che invadono il suo mondo di scrittore ma lui ha una grande volontà: quella di farcela a costo di enormi sacrifici.
La sua esperienza giovanile di vita lo conduce verso la scrittura di racconti, riuniti in raccolte che esprimono il suo stile attento al dettaglio, alla precisione e che daranno vita alla short story americana.
I suoi suggerimenti conducono verso la disciplina, l’umiltà, con una grande attenzione alle parole, eliminando quelle superflue.
Suo maestro di scrittura è stato John Gardner, mentore, scrittore di successo e docente di scrittura creativa.
Il suo linguaggio elegante e ricercato ha avuto una grande influenza su Carver, per il quale ha messo a disposizione il suo studio e la sua esperienza ogni volta che ce n’era bisogno.
Dice di lui Carver: «Mi insegnò ad usare le contrazioni nella mia scrittura. Mi mostrò come dire ciò che volevo dire e a usare il minimo numero di parole per farlo».
Considerato uno dei maestri della narrativa americana, famoso in tutto il mondo, subisce l’influsso di Gordon Lish, direttore editoriale ed editor, dal quale riceve il “taglio chirurgico” sui suoi scritti.
Ma sono soprattutto i suoi figli che lo sollecitano e danno forma alla sua vita e alla scrittura. Tra i testi di Carver ricordiamo le sue raccolte di poesie e racconti: Cattedrale, Vuoi star zitta, per favore? Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, Chi ha usato questo letto?
Le scuole di scrittura in Europa
La scrittura creativa in Europa prende l’avvio dai paesi di lingua anglosassone, a cui successivamente si aggiungono Germania, Repubblica Ceca, Francia.
Anche in Europa la scrittura creativa trova accoglienza nelle università e nelle scuole private, soprattutto nei Paesi del Mediterraneo.
Diverse sono i metodi per impossessarsi delle teorie e delle tecniche di scrittura, i cosiddetti “ferri del mestiere”, che ci consentono di affinare lo stile, comprendere il senso del narrare e cimentarsi nella scrittura di storie, che siano sceneggiature per il teatro, per il cinema, autobiografie, romanzi di fantascienza o noir.
In Francia si ha la massima diffusione dei corsi di scrittura creativa ed è sempre all’interno di questo paese che si da il via all’educazione dei formatori.
In particolare sono stati i pedagogisti Célestin Freinet e Paul Le Bohec ad aver contribuito alle principali teorie sull’importanza dell’insegnamento della scrittura.
In Spagna vi è una forte spinta all’internazionalizzazione con le scuole e i relativi programmi, che si collegano grazie a vere e proprie reti di comunicazione, come la European Network of Creative Writing Programmes (ENCWP) di Barcellona.
Degna di nota è l’Associazione Europea di Scrittura Creativa (European Association of Creative Writing), nata a Madrid come l’unione di più scuole, con lo scopo di accrescere il dibattito, lo scambio di esperienze, conoscenze e metodologie di scrittura.
E per quanto riguarda l'Italia?
Nel nostro paese è stato Raffaele Crovi a dare l’avvio al primo corso di scrittura creativa nel 1984 al Teatro Verdi di Milano.
Per lui la letteratura è esperienza di immaginazione e tecniche espressive, di fantasia e autocritica culturale.
Crovi ricerca l’essenzialità, parla di stile lapidario.
Ha pubblicato libri di poesie, che si rifanno alla vita personale e familiare e che derivano dalla civiltà contadina scomparsa; è autore di cinque romanzi, storie che descrivono gli inferni della civiltà urbana alla ricerca di una “rigenerazione naturale”.
Lavora nell’editoria ed è stato responsabile dei programmi culturali della Rai di Milano.
Critico letterario di importanti quotidiani, ha collaborato a prestigiose riviste letterarie ed ha tenuto lezioni di tecniche della scrittura presso l’Università di Urbino, è stato docente di Tecniche della Comunicazione Visiva all’Istituto Universitario di Storia dell’Arte di Parma.
All’interno del suo libro Parole incrociate, guida alla scrittura creativa, illustra le tecniche necessarie per entrare in relazione con l’arte della scrittura.
Il manuale è dedicato alla scrittura in prosa, allo sviluppo di racconti e romanzi, al genere dell’autobiografia, il romanzo storico, thriller e gialli, fumetti, testi delle canzoni, spot pubblicitari ecc.
Si tratta di un’indagine sulla scrittura verbale e visiva, un’opera, vivace e aneddotica che affronta i segreti del parlare, dell’ascoltare, del guardare e del raccontare.
Perché scrittori non si nasce ma si diventa, scrivere è vivere e la cultura è dialogo, è un qualcosa che si negozia, si costruisce; sono solo alcune delle affermazioni che punteggiano l’itinerario lettura-scrittura-letteratura-cultura.
Raffaele Crovi ha curato e presentato programmi di informazione culturale e ha scritto per l’editore Mazenod di Parigi un repertorio degli scrittori italiani del Novecento. Per lui la parola è strumento di dialogo, genera e modella la realtà.
Per esemplificare voglio riportarvi i versi tratti dalla sua raccolta I fratelli peste dal titolo Parole:
«Le parole, pensava Mino
aiutano ad esplorare…
le parole servono a decifrare sogni, avventure, ricordi…
l’avventura più affascinante
che è quella di raccontare
il conoscere, il fare e il pensare».
Crovi lascerà la guida del corso di scrittura creativa a Giuseppe Pontiggia, scrittore e sceneggiatore.
A seguire, ecco alcune delle più importanti scuole di scrittura attualmente presenti in Italia:
- La Scuola Omero, fondata a Roma nel 1988 da Enrico Valenzi, la quale ha potuto contare sulla docenza di Vincenzo Cerami, che ha tenuto i primi corsi, Sandro Veronesi, Giancarlo De Cataldo e altri importanti scrittori.
- Giulio Mozzi, scrittore, che ha ricoperto più ruoli nel campo dell’editoria, nel 1993 inizia l’insegnamento a Padova nella Piccola scuola di scrittura creativa dell’associazione culturale Lanterna Magica.
- La celebre Scuola Holden di Alessandro Baricco, fondata nel 1994 a Torino, e specializzata in cinema, serialità, giornalismo, sceneggiatura e storytelling.
- A Trieste da segnalare il progetto Parola per parola
- A Milano il corso Pratiche della scrittura e della lettura a cura di Giampaolo Spinat.
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